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Non m'importava uccidere un animale, qulunque fosse, purchè lo uccidessi di netto, tanto dovevano morire lo stesso e la mia interferenza nelle uccisioni notturne e stagionali che avvenivano senza tregua era minima, non mi laciava nessun senso di colpa.


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Quando non si ha immaginazione, morire è poca cosa, quando se ne ha, morire è troppo.


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Gli aztechi sventravano abitualmente a quel che raccontano, nei loro templi del sole, ottantamila fedeli alla settimana, per offrirli al Dio delle nuvole, che gli mandasse la pioggia.


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Quasi tutti i desideri del povero sono puniti con la prigione.


233

Quel refetorio era così pulito, così ben illumintat,...


398

Il dolore si esibisce, il piacere e la necessità hanno delle vergogne.


411

Per quanto vecchie, per quanto degradate siano, le cose, trovano ancora, non si sa dove, la forza di invecchiare.


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Non veniva fuori niente. La loro impotenza speculativa le obbligava ad odiare senza alcuna chiarezza. Scoppiavano d'illogicità, vanità e ignoranza ...


535

Uno non fa attenzione a loro, alle parole, e la disgrazia arriva.


545

Bisogna godere mentre te ne vai, con gli ultimi rantoli devi godere ancora, giù in fondo alla vita, con le arterie piene d'urea.


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Boccia di Miller Questo studente si chiamava Stanley Miller, un nome diventato famosissimo. Era il 1953 e L.S. Miller, insieme al suo professore Harold C. Urey, premio Nobel, cerco di ricreare le condizioni in cui ha avuto origine la vita, con un esperimento ormai entrato nella storia: quello della «boccia di Miller». Egli racchiuse in una boccia di vetro i gas che presumibilmente componevano l'atmosfera primitiva della Terra, e li sottopose a scariche elettriche per simulare l'energia dei fulmini. Dopo una settimana, sul fondo della boccia di vetro, si erano formati degli amminoacidi. E gli amminoacidi, come si sa, sono i componenti delle proteine, cioè i «mattoni» con cui sono costruite tutte le cellule del nostro corpo. Con questo semplice marchingegno era possibile produrre moltissime varietà di amminoacidi: persino più di quante ne est oggi nei nostri sistemi biologici. Infatti sono sufficienti una ventina di tipi di amminoacidi per costruire tutte le forme viverti che esistono sulla Terra, dalla mosca alla giraffa, dal verme al leone. Per queste ricerche oggi si usano tecniche diverse, che hanno consentito tra l'altro di ottenere (sempre spontaneamente), delle molecole che sono dei precursori del DNA. Cio significa che le molecole «antenate» delle proteine e del DNA (i due componenti base della vita) possono formarsi spontaneamente a partire da atmosfere primitive sottoposte a scariche di energia.



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... ecco cosa ghi chiedono in una trasmissione televisiva condotta da Corrado Augias: "Lei dice nel suo libro che in Sicilia si muore perchè si è soli. Giacché fortunatamente Lei è ancora fra noi, chi la protegge?" Falcone risponde così: "Significa che per essere credibili bisogna essere ammazzati in questo paese? Questo è il paese felice in cui, se ti si pone una bomba sotto casa e labomba per fortuna non esplode, la colpa è tua che non l'hai fatta esplodere".


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In un'intervista a "Repubblica" in occasione dei dieci anni dalla morte di Falcone, il pm di Milano Ilda Boccassini ha ricordato quanto Giovanni Falcone fosse stato osteggiato in vita e osannato dopo la morte: "Non c'è stato uomo in Italia che ha accomulato nella sua vita più sconfitte di Falcone [...] Bocciato come consigliere istruttore. Bocciato come Procuratore di Palermo. Bocciato come candidato al Csm, e sarebbe stato bocciato anche come procuratore nazionale antimafia, se non fosse stato ucciso [...] Eppure [...] ogni anno si celebra l'esistenza di Giovanni come se fosse stata premiata da pubblici riconoscimenti o apprezzata nella sua eccellenza. Un'altro paradosso. Non c'è stato uomo la cui fiducia e amicizia è stata tradita con più determinazione e malignità.


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La metafora della barca, del piroscafo, la usa proprio Calamandrei ed è una metafora che ho sempre trovato molto bella. È la storia di due emigranti, due contadini, che attraversano l’oceano su un piroscafo traballante. Uno di questi contadini dorme nella stiva, l’altro sta sul ponte e si accorge che c’è una gran burrasca con onde altissime e che il piroscafo oscilla. Impaurito, domanda a un marinaio: “Ma siamo in pericolo?”. Il marinaio risponde: “Se continua questo mare, il bastimento fra mezz'ora affonda”. Allora lui corre nella stiva a svegliare il compagno e dice: “Beppe, Beppe, se continua questo mare, il bastimento fra mezz'ora affonda!”. E l’altro: “Che me ne importa, non è mica mio!”. Questo è l’indifferentismo, questo significa non partecipare. Ma non partecipare, ritenere che quello che ti succede intorno non ti riguardi, significa consegnare il Paese ai poteri che sanno organizzare e gestire il consenso, e che ti portano via tutto. Considerare lo Stato altro da noi significa perdere la possibilità del diritto. Lo Stato non è altro da noi, lo Stato siamo noi.


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Nel luglio del 1883 il filosofo Benedetto Croce si trovava in vacanza con la famiglia a Casamicciola, a Ischia. Era un ragazzo di diciassette anni. Era a tavola per la cena con la mamma, la sorella e il padre e si accingeva a prendere posto. A un tratto, come alleggerito, vide suo padre ondeggiare e subito sprofondare sul pavimento, mentre sua sorella schizzava in alto verso il tetto. Terrorizzato, cercò con lo sguardo la madre e la raggiunse sul balcone, da cui insieme precipitarono. Svenne e rimase sepolto fino al collo nelle macerie. Per molte ore il padre gli parlò, prima di spegnersi. Gli disse: “Offri centomila lire a chi ti salva”. Benedetto sarà l’unico superstite della sua famiglia massacrata dal terremoto.


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Che la casa dello studente non fosse un edificio sicuro non era solo un'idea degli studenti, che vedevano le crepe allargarsi e le colonne ammuffire. Era stato messo nero su bianco. Nel 2006 la società Collabora Engineering, poi diventata Abruzzo Engineering, su richiesta della Regione e della Protezione civile aveva condotto uno studio sugli edifici abruzzesi e tra 135 edifici segnalati con "criticità strutturali" aveva inserito anche la Casa dello studente di via XX Settembre.


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L'aquila, salta subito all'occhio che molti sono stranieri: 22 su 308 vittime ... Marta e Ondreiy avevano sedici e diciassette anni ed erano venuti a L'Aquila dalla Repubblica Ceca per un viaggio premio. Erano risultati i migliori alunni dell’Istituto tecnico di Pardubice, a novanta chilometri da Praga.


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Il legittimo consorte invece, allorchè rientra nella sua casa presso la legittima sposa, troverà sempre l'ambiente rischiarato da una candela accesa dalla sua donna la quale, per il fatto stesso di occuparsi del fuoco ed essere colei che dona e mantiene l'illuminazione, alimenta il mito della donna onnipotente all'interno della sua dimora, ragion per cui se è l'uomo ad occuparsi del fuoco vuol dire che la sua situazione domestica è assai compromessa.


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Anche perchè la durata della vita in genere supera di poco i 40 anni. Il cinquantenne è un venerando e raro è l'esempio di colui o colei che supera la sessantina. ..... In ogni modo a vivere di più sono gli uomini di chiesa, i sovrani, i ricchi e i nobili, i poveri che conducono una vita di stenti hanno probabilità di chiudere presto la loro esistenza