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Così il governo italiano, presieduto da Giovanni Giolitti, fece sapere alla Nazione che si era iniziata la conquista dell'altra sponda, ovvero dei 1800 chilometri di costa libica e di tutto l'enorme territorio (sei volte l'Italia) che si estende alle sue spalle. Quella guerra era in realtà il momento culminante di una politica italiana tesa a reiquilibrare le colonizzazioni di Francia ed Inghilterra in africa ed a rendere legittima l'occupazione della Libia perchè non finisse nelle mani di altre potenze europee. Ma, dietro i presunti interessi nazionali, erano i grandi gruppi di interesse privato che muovevano le fila di tutta l'operazione. A soffrire sul fuoco della conquista coloniale della Libia c'era innanzi tutto il Banco di Roma, banca che curava gli investimenti del grande capitale cattolico, di cui era presidente un'esponente della famiglia Pacelli, e la Società di navigazione Rubattino-Florio, che gestiva i traffici commerciali con l'Africa.


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Raccontano che in Razzo si costruiscon trincee. Ciò non suona troppo bene.


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Cadorna stesso aveva affermato la necessità e la liceità di ricorrere ad iniziative di giustizzia sommaria e aveva deprecato la mitezza dei tribunali di guerra.


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17 novembre Muore improvvisamente Segatti Luigi fu Giuseppe de la Mie, chiamato Pite. Pietosa la storia di questo parrocchiano. Da molti anni risiedeva ain Romania ove aveva saputo farsi una posizione invidiabile. Scoppiata la guerra in Romania e soppraggiunta l'invasione e occupazione tedesca, i Segatti fugge da Bucarest con moglie ed il figlio Luigi in Russia. A Pietrogrado lo trattiene la rivoluzione. Superate difficoltà di ogni genere, parte dalla Russia attraverso la Scezia, Norvegia, Inghilterra e Francia, dopo molte peripezie, raggiunge il caro suolo della patria ove ha la consolazione di riabbracciare il figlio soldato. Viene a Forni con la famiglia per rivedere la madre e stabilirvi dimora. Ma quì l'invasione austrotedesca lo acchiappa e l'uccide.


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26 Giugno ............ Alle ore 11 di sera passa, verso Ampezzo, a velocità ordinaria, illuminando fortemente la via, un'automobile


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Voglia Dio concedere a tutti noi, a noi bevitori, una morte così lieve e bella.


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Anche se il falco dovesse sparire dalla terra, la sua immagine vivrebbe ancora assopita nell'animo dl pulcino


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........Gianni a maggio ha raccontato la storiella di quel dottore che a un malato terminale consigliava le sabbiature. <<Fanno bene, dottore>> <<Non è che facciano granchè, ma ci si abitua a stare sottoterra>>


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<<Bè, siamo 'Volljuden' tutti e due, no? Con due genitori, quattro nonni eccetera. In campo, dato che non avevo niente da fare, una volta ho provato a fare il conto di quanto fa due elevato alla sessantaquattresima, come nella storia della scacchiera, sa bene. Viene fuori un numero di venti cifre, tutti antenati ebrei, Anche lei ne hatanti così?>>


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...., ha sospirato, nelle pause di silenzio gli esce un sibilo di rabbia insieme al fumo della sigaretta, la sua pena finirà per contagiarmi, mi invita a ricordi che credevo sepolti solo perchè non c'è mai stato il tempo di resuscitarli assieme a Pietro, e del resto per lui il passato non esiste, è solo qualche cosa accaduto ad altri che per caso eravamo noi, soprattutto i giorni dell'idilio, il batticuore, gli abbandoni.


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Per frutta c'è rimasta solo una mela, stasera, di quelle bianche e rosse che ci facevan disegnare a scuola e che sembran dicera, gli ho detto: mangiala tu, la bambina non ne vuole, Pietro ha cominciato a sbucciarla, raccontava di Ramon, e del locale che sarebbe difficile trovarne un'altro così a buon mercato, vicino a casa, e grande che ci si può stare in venti o trenta, guardavo le bucce cadere sul piatto arrotolate, la bambina si è alzata per andare ad accendere la radio, Pietro masticava distrattamente, certo se si trovasse qualcuno che pensa all'affitto, per esempio questo tipo che conosce Ramon, è buona? gli ho chiesto, risponde si, ma forse non sente nemmeno il sapore, così avrebbero un posto dove riunirsi senza dover abbassare la voce, Pietro andava avanti a raccontare e di colpo mi sono vergognata, una cosa stupida, lo so bene, mi vergognavo di notarlo ma desideravo assaggiare quella polpa bianca, una fettina anche piccola, un morso, ma a Piero non verrebbe mai in mente, e del resto morirei piuttosto di chiederglielo, ma certo, ho risposto,Crocenera è un bel nomeper la cosa che volete fare, e vedrai che lo trovate un avvocato per Ciro senza spendere una lira, adesso non è più come una volta, ce n'è tanti di borghesi che si prestano in nome dell'Idea, con un'unghia del mignolo si è interrotto per scacciare una lisca tra due denti, metà della mela era ancora nel piatto, avrei voluto che almeno si rendesse conto del suo privilegio, invece mi feriva il modo in cui masticava svogliato, così mi è venuto spontaneo ribattergli.............


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.......dovrò spiegarle quando sarà più grande che i ricchi amano chi si fa strada dal nulla, poichè sono la dimostrazione che chi resta povero è fallito per colpa sua..........


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"Lo so", disse Kino, "l'ho sentito raccontare da papà. Era una buona idea ma era contro la religione, e il Padre l'ha spiegato molto bene. Le perle andarono perdute per punire chi aveva tentato di abbandonare il suo posto. E il Padre spiegò che ogni uomo e ogni donna è come un sodato messo da Dio a difendere una parte del castello dell'Universo. E alcuni sono sui merli ed altri giù giù nell'oscurità delle mura. Ma ognuno deve rimaner fedele al suo posto e non muoversi, altrimenti il castello è indifeso difronte all'assanto dell'inferno."


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Un cane randagio se la scansò per un pilo, l'autista di una Cinquecento, che veniva in senso inverso, vitti la morte con l'occhi.


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Parlare con la polizia è sempre uno stress, sapessi io, che mi sto sul culo da solo


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..., strane insalate fatte di ingredienti abbinati a caso e definite "creative"


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Le uccisioni casuali avevano sempre come vittime persone che, in seguito, venivano definite simpatiche. Nessuno diceva mai: era una donna spregevole, odiosa, sono contento sia morta. Chiunque sia stato ci ha fatto un favore . No, non succedeva mai.


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Il trucco stava proprio nell'introdurre tutti i cambiamenti che voleva lui senza lasciare che la gente se ne rendesse troppo conto. La gente tendeva ad accettare i cambiamenti molto più volentieri se non si rendeva realmente conto di ciò che stava succedendo.


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E in quel momento si ricordò qualcosa che Aune, lo psicologo, gli aveva detto. Che gli stereotipi sono ingranditi perchè inconapevolmente cerchiamo sempre ciò che può convalidarli.


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Doveva accontentarsi del titolo di ex modella. Non era male, anche se derivava dall'olandese e significava "piccola persona".