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Il popolino affamato si abituava sempre di più a vivere di elemosina, fidando unicamente sulla generosità dei signori: un carattere che Roma da allora non ha ancora perso.


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E' un po' il destino di tutte le religioni. Le quali chiedono per sé la libertà di organizzarsi, in nome dei principi laici; eppoi, una volta organizzate, la rifiutano agli altri, in nome dei propri dogmi.



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In tutti i paesi e in tutti i tempi la fellonia, il tradimento e lo spergiuro allignano. Ma solo in un paese privo d'etica aristocratica e militare come l'Italia potevano essere codificati in una "guida" alla politica di un principe.



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Nel 1515-1516, agli ordini di benedetto VIII, liberò le coste spagnole, le Baleari, la Sardegna dal pericolo dei saraceni del corsaro Mughetto.


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... Fra il 1268 e il 1271 fu sede di un lungo conclave per l'elezione di Gregorio X, durante il quale il podestà Raniero Gatti scoperchiò il tetto del palazzo papale per costringere i porporati a concludere la troppo prolungata assise.


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... A pagare tale doppiezza di papa Formoso, processato dopo la sua morte nel Concilio del cadavere con una macabra messa in scena, al cui termine, egli fu condannato e il suo corpo gettato nel Tevere.


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Dopo il 1250 il Comune proseguì la politica di affermazione laica con il senatorato del bolognese Brancaleone degli Andalò, il quale...


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Per me, le visite in campagna per ispezionare le case e i lavori, per riscuotere affitti o onoranze, come chiamano quei quattro polli, quei due salami e quelle poche uova che i contadini sono tenuti a darci in omaggio,


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La libertà è uno stato di grazia si è liberi solo mentre si lotta per conquistarla


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Le sue aspirazioni erano senza fine. I grandi uomini, pensò Stern, avevano grandi appetiti.


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<<Qui niente è cambiato, tutto è ancora più brutto perché certi posti invecchiano su se stessi. Ci passano sempre gli ultimi e questi posti li accolgono, schifosi ma aperti, brutti ma generosi. Buoni come suore missionarie. Forse sono loro la vera casa di Dio, non il Vaticanoo le altre chiese piene d'oro, di stucchi veneziani e arazzi>>


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... non sa quello che un essere umano può sopportare. Un cavallo morirebbe, un elefante anche ma un essere umano può sopravvivere a tanti disagi, a tante torture, a tanto dolore da sfidare l'intelligenza umana.



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Ma prima che le otarie abbandonino lo stetto di Bering per andare a cercare cibo in mare, il machio tenta di uccidere la femmina. Perché? Perché una femmina non si accoppia mai con lo stesso maschio; in tal modo distribuisce i suoi geni su più assi ereditari, proprio come si diversificano gli investimenti sul mercato azionario per ridurre i rischi. Il maschio sa che er la femmina la promisquità è biologicamente essenziale. Uccidendola, impedisce che altri piccoli possano competere con la sua progenie per lo stesso cibo.


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Zenone, il padre dello stoicismo, giudicava onorevole il suicidio nel momento in cui la malattia rende la morte preferibile alla vita. A novantotto anni si slogò l'alluce. Gli dava talmente fastidio che andò a sasa e si impiccò.


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«Le storie interessanti non parlano mai dei successi continui, ma piuttosto delle sconfitte spettacolari» aveva detto Stop. «Roald Amundsen è stato il primo a raggiungere il Polo Sud, ma l’uomo che il mondo ricorda è Robert Scott. Nessuna delle vittorie di Napoleone è più famosa della disfatta di Waterloo. L'orgoglio nazionale serbo si basa sulla battaglia della Piana dei Merli del 1389, anche se fu uno smacco totale. Oppure prendete Gesù: si dice che abbia sconfitto la morte, e per questo il suo simbolo dovrebbe essere la sua figura fuori dalla tomba, con le braccia alzate verso il cielo. Invece i cristiani hanno sempre preferito l’immagine di Gesù in croce, dopo aver esalato l’ultimo respiro. Tutto questo perché quello che ci commuove di più sono le sconfitte»


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Il numero di possibili disposizioni di un insieme di oggetti in sequenza cresce come il fattoriale del un numero degli stessi


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Per essere precisi in matematica l'informazione è potenziale. L'informazione di un sistema è data dal numero di messaggi possibili che un sistema è in grado di dare. È quello che da valore all'informazione. Lo stesso messaggio, se proviene da due sorgenti con diverse possibilità, da due informazioni differenti.