Malga Tintina Punta dell'uccel (1983 m.s.l.m.) Forca di Montovo
difficoltà - E
Consapevoli che il sentiero naturalistico Tiziana Weiss è legato ad Ampezzo e al rifugio Tita Piaz sia perchè da questa parte è un più comodo sia perché la manutenzione è quasi sempre alla loro mercè ma siccome noi siamo Forni di Sotto centrici, l’abbiamo arbitrariamente messo per secondo. Il tragitto non presenta particolari difficoltà tecniche, certi punti un po’ delicati sono stati protetti con grossi cavi d’acciaio.
10,5 km
1.024 m. dislivello
4 ore
Mappa tabacco 02
Descrizione
Da Ampezzo in auto proseguiamo sulla SS 52 carnica in direzione Forni di Sotto, dopo qualche chilometro passiamo a fianco dell’Albergo al Pura, lo superiamo e dopo il tornante giriamo a destra per la ripida e stretta strada che sale al Passo Pura. D’estate questa strada è molto frequentata da moto e bici, occhio! Dopo qualche tornante e una decina di chilometri arriviamo al passo Pura, appena scollinato troviamo il Rifugio Tita Piaz (1417 m. s.l.m.) dove nell’immenso parcheggio lasciamo l’auto. Al rifugio possiamo fare colazione e prenotare i saltimbocca alla romana per quando torniamo.
Scendiamo per la strada asfaltata sul versante saurano, dopo qualche centinaia di metri prendiamo la strada sterrata alla nostra sinistra. Seguiamo la strada non particolarmente ripida (sentiero nr. 215) per un paio di chilometri fino alla Casera Tintina (1.495 m. s.l.m. 1 ora). Dai freschi prati della casera prendiamo il ben segnalato sentiero naturalistico Tiziana Weiss, segnavia 233 e affrontiamo la ripida salita verso il Malpasso del Tinisa che raggiungeremo in 1 ora (1.983 m. s.l.m.). Oltrepassata la forcella, protetta in alcuni punti con una fune d’acciaio, scendiamo dal versante opposto con il sentiero che inizialmente è piuttosto ripido poi sale in cresta con una magnifica cavalcata passiamo per la panoramica punta dell’Uccel (1.983 m. s.l.m.) fino a scendere alla forca di Montovo (1.822 m.s.l.m. 45 min). Sul sentiero c’è un salto di roccia dove troviamo un grosso cavo d’acciaio che rende più sicura la discesa.
Dalla forca di Montof sempre seguendo il segnavia nr. 233, giriamo a destra e scendiamo tranquillamente i prati di malga Tintina (1.495 m. s.l.m. 30 minuti). Il posto merita una pausa sdraiati sull’erba magari sorseggiando una birretta, dopo il meritato relax scendiamo per la strada percorsa prima fino al Rifugio Tita Piaz dove ci aspettano i nostri saltimbocca alla romana innaffiati dal vino dei castelli (45 min.).
Escursionistico Itinerari che si svolgono su sentieri di ogni genere, oppure su evidenti tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua dove, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppoio a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi, dove tuttavia i tratti esposti sono in genere protetti o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi, o tratti brevi su roccia, non esposti, non faticosi né impegnativi, grazie alla presenza di attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l'uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza dell'ambiente alpino, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Costituiscono la grande maggioranza dei percorsi escursionistici sulle montagne italiane.