Plan Delle Streghe (2.124 m. s.l.m.) Malga Giaveada (1.688 m. s.l.m.)

Plan Delle Streghe Malga Giaveada - Neveada

difficoltà - EE
Il sentiero è stato ripristinato
Questa uscita è piuttosto impegnativa e lunga. L'escursione attraversa bellissimi tratti d’alta montagna poco battuti e passa piuttosto vicino anche al Clap Savon e al monte Bivera che possiamo salire con una rapida deviazione (1-2 ore). Durante il tragitto l'acqua si troverà solo nelle due casere, portatevi da bere.
21.5 km
1.688 m. dislivello
9 ore e 30
mapa Tabacco 02

Descrizione

Dal retro dell'Hotel Pramaggiore, ex foresteria, scendiamo fino alla chiesetta di San Rocco, entriamo nel cortile e saliamo sul prato posteriore quindi proseguiamo seguendone il perimetro restando vicino al bosco. Al termine del prato entriamo in una mulattiera, la seguiamo per qualche centinaio di metri, arrivati alla presa dell’acquedotto la lasciamo attraversando il piccolo ruscello e proseguiamo sul nuovo prato seguendo un traccia di mulattiera fino ad incontrare un evidente sentiero che attraversa diagonalmente il prato ad entra nel bosco dove inizia il sentiero per Zuviel. Seguiamo questo sentiero piuttosto ripido, passiamo davanti la chiesetta votiva (Cristin di Zuviel) da dove si domina Forni (50 minuti). Proseguiamo per l'evidente sentiero fino ai F.li Zuviel dove un casolare, il più coriaceo, ancora resiste (1.175 s.l.m. 30 minuti). Seguiamo ancora il sentiero lasciando il casolare a sinistra, ancora un centinaio di metri quindi al bivio giriamo a sinistra seguendo il sentiero che prosegue senza grandi dislivelli e ben marcato, solo nell’ultimo tratto si confonde un po’ tra la vegetazione, comunque in breve sbuchiamo ai Fienili Preson (1.359 m. s.l.m. 30 min.) dove incrociamo la strada che sale da Forni di Sotto (sentiero nr. 214). Proseguiamo salendo per la strada e dopo il primo tornante destrorso (!!) troviamo, a sinistra, l'inizio del sentiero (segnava 212 a) per costa Baton (30 min). Il sentiero è ben segnato e molto battuto saliamo per il bosco attraversiamo un paio di ruscelli e in 1 ora arriviamo sui pascoli di Costa Baton e alla baita Buzi, da poco ristrutturata e convertita a bivacco (1.731 s.l.m.). Proseguiamo seguendo il sentiero numero 212, saliamo per il prato, entriamo nel greto del rio risalendolo fino alla forcella Rancolin (30 min) 1880 s.l.m..
Scendiamo dal versante opposto della forcella seguendo sempre l'evidente sentiero (segnavia 212) percorriamo il sentiero una decina di minuti dove ad un certo punto il nostro sentiero sterza decisamente a destra inerpicandosi sul greto di un torrentello asciutto estremamente ripido, i fischi che ci accolgono nell'arida valle dove sbuchiamo non sono fischi di gradimento riservati alla vostra morosa (o moroso) ma sono le grida d'allarme delle marmotte, in queste lande dove passano poche decine di persone l'anno sono poco abituate ad essere disturbate. Seguiamo il fondovalle per qualche centinaio di metri e poi risaliamo sul versante sinistro seguendo i segni bianchi e rossi arrivando sul pianoro Pian delle Streghe (Plan delle Strie). Proseguiamo seguendo il nostro sentiero e al bivio teniamo la destra attraversando l'altopiano un po' a casaccio cercando i paletti che indicano la via contraddistinta con il nr. 234 a. Attraversiamo il pianoro pieno di ondulazioni fino alla forcella da cui scenderemo alla casera Giaveada-Neveada (Neveade). Attenzione dal pianoro ci sono più forcellette che scendono verso Neveade, due sono ghiaioni molto difficili ma percorribili ma uno arriva ad un salto roccioso da cui si può uscire ma sono cavoli, quindi proseguite sul piano fin che non trovate la discesa giusta la riconoscete dalla freccia dove si scorge il sentiero ripido e difficile ma non estremo (2.232 m. s.l.m. 2 ore ). Scendiamo dalla forcella, dove il primo tratto è particolarmente ripido e via via che scendiamo si addolcisce, più si scende e più è difficile scorgere i segnali, il sentiero è poco o per nulla battuto ma se si perdono i segni poco male, scendiamo per i prati mantenendo una rotta verso la massima pendenza e arriviamo alla casera Giaveada (1684 m. s.l.m. 45 minuti). La casera normalmente è chiusa ma nella vecchia stalla è stato attrezzato un comodo bivacco con tutti i comfort del caso, troveremo anche l'acqua. Dopo esserci rifocillati ripartiamo seguendo il sentiero 234 che sale quasi parallelo a quello appena percorso e rapidamente saliamo al passo Zauf (2.103 m. s.l.m. 1 ora). Attraversiamo il prato sommitale e scendiamo per Fantignelles dove troviamo la nuova strada che sale da Forni che vista dall'alto sembra una pista di go-kart. Scendiamo lungo la strada che per la prima mezz'oretta scende mantenendo quasi sempre la nostra sinistra a monte, quando entriamo nel bosco e avremo la nostra destra a monte teniamo d'occhio il margine sinistro della carreggiata dove con difficoltà scorgeremo il vecchio sentiero 214. Se siete stanchi di camminare sulla dura carreggiata seguiteci, se preferite la strada seguitela, vi porterà fino a Forni di Sotto. Il sentiero, dopo qualche centinaio di metri, si biforca, a destra scende ai fienili Preson ricongiungendosi con la strada, noi giriamo a sinistra proseguendo in piano, dopo poche centinaia di metri troveremo una freccia che indica la discesa per Zuviei, In estate purtroppo il primo tratto è infestato da rovi ed erbacce, i lamponi sono buoni da mangiare ma sono una rogna nei prati alpini nel momento dell'attraversamento, se riusciamo a passare il tratto con i rovi il sentiero non è male e ci porterà rapidamente agli stavoli di Zuviei, dove siamo passati anche prima, scendiamo per il medesimo sentiero seguito in salita arrivando all'Hotel Pramaggiore (777 m. s.l.m. 2 ore).

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