Sentiero attrezzato De Monte Pascul – la cresta nel celo Monte Tinisa (2120 M. S.l.m.)
Monte Tinisa
difficoltà -
EEA
L'uscita descritta è il percorso naturale per salire sul Tinisa e percorrere il sentiero attrezzato “De Monte Pascul - Cresta del Cielo”.
11.4 km
1.266 m. dislivello
5 ore
Mappa tabacco 02
Descrizione
Da Ampezzo in auto proseguiamo sulla SS 52 carnica in direzione Forni di Sotto, dopo qualche chilometro passiamo a fianco dell’Albergo al Pura, lo superiamo e dopo il tornante giriamo a destra per la ripida e stretta strada che sale al Passo Pura. Questa strada, in estate, e molto frequentata da moto e bici, occhio. Dopo qualche tornante e una decina di chilometri arriviamo al passo Pura, appena scollinato troviamo il Rifugio Tita Piaz (1.417 m. s.l.m.) dove nell’immenso parcheggio lasciamo l’auto. Al rifugio possiamo fare colazione e prenotare gli spaghetti cacio e pepe per quando tornate.
Scendiamo per la strada asfaltata sul versante saurano, dopo qualche centinaia di metri prendiamo la strada sterrata alla nostra sinistra. Seguiamo la strada non particolarmente ripida (sentiero nr. 215) per un paio di chilometri fino alla Casera Tintina (1.495 m. s.l.m. 1 ora). Dai freschi prati della casera prendiamo il ben segnalato sentiero naturalistico Tiziana Weiss, segnavia 233 e affrontiamo la ripida salita verso il Malpasso del Tinisa che raggiungeremo in 1 ora (1983 m. s.l.m.).
Poco prima della forcella il sentiero è protetto in alcuni punti con una fune d’acciaio, preludio di quello che ci aspetta. Arrivati allo spartiacque troviamo l’inizio del sentiero attrezzato “De Monte Pascul – la cresta nel celo” (segnavia 240), questo sentiero attrezzato non ha difficoltà tecniche degne di nota, però si articola su creste e rocce piuttosto esposte, un cartello del cai ci informa sull'obbligo di usare le attrezzature da ferrata, non è un sentiero da affrontare senza un'adeguata attrezzatura e preparazione, detto ciò chi se la sente ci segua gli altri continuino a seguire il sentiero Tiziana Weiss
che ritorna alla malga Tintina.
Ad un centinaio di metri dal passo troviamo le prime roccette, basta seguire il grosso cavo d’acciaio e salire. La prima vetta che troviamo sul sentiero attrezzato è quella del monte Tinisa (2.120 m. s.l.m.), proseguiamo scendendo sui prati e risalendo per le roccette attrezzate. Dolci su e giù non molto amati dai frequentatori di montagne. Seguire la giusta via non è molto difficile, nonostante la giustamente parca segnatura, i passaggi sono obbligati e il sentiero è piuttosto marcato. Continuando a seguire più o meno il dorso del lievitano arriviamo alla cima est (2.080 m. s.l.m. 1 ora) dove è posizionata una croce enorme e una panchina!!! La vista che si gode stando seduti sulla panchina è veramente notevole, si apre su Ampezzo e la piana Tolmezzina e oltre. Ora non ci resta che tornare al passo Pura quindi scendiamo per il sentiero sul versante nord, all'inizio il sentiero è piuttosto ripido, e in un lampo arriviamo alla malga Tintina (1495 m. s.l.m. 1 ora). Una breve pausa ad osservare il Tinisa e la cresta che abbiamo appena percorso e poi giù di filato fino al rifugio Tita Piaz (45 minuti) prima che si raffreddino i nostri spaghi cacio e pepe ovviamente accompagnati da un litro di bianco dei castelli.