Forni di Sotto Chiampiuz Cimon Di Agar - Passo Rest Naiarda - Orrido Rascie Forni di Sotto
Passo Rest - Naiarda - Orrido Rascie Forni di Sotto
difficoltà -
EE
Questa uscita è molto impegnativa i chilometri e i dislivelli sono notevoli. Il nostro consiglio è di dividerla in più giorni.
Il tratto dal Rest a Forni di Sotto per Naiarda è un itinerario proprio per amatori di zone selvagge per nulla frequentate e moltri tratti sono privi di sentiero, non ci si perde solo per la frequenza innaturale dei segnavia, si prosegue da segno a segno.
Molte difficoltà molto godimento.
Passo Rest Forni di Sotto
23,4 km.
2.118 m + 2.421 m. - dislivello
8 ore
Mappa Tabacco nr. 02
Descrizione
Da Ampezzo scendiamo a Priuso, attenzione al bivio per Priuso venendo da Ampezzo non è facile girare. Proseguiamo per Caprizzi quindi saliamo il ripido e tortuoso passo Rest, la strada è piuttosto piccolina e molto frequentata da motociclisti e ciclisti, non venite con auto troppo grandi fare quelle curve sono cavoli. Qualche centinaio di metri prima dello scollinamento del passo Rest parcheggiamo l’auto cercando un posto che non intralci la scarsa circolazione.
Imbocchiamo la strada sterrata alla nostra destra contraddistinta da un grosso cartello dell’azienda forestale con la scritta “FORESTA MONTE REST” e le indicazioni segnavia 377, proseguiamo sulla strada sterrata seguendo il percorso più logico, delle biforcazioni, sono solo delle varianti, dopo 5 chilometri circa dobbiamo prendere il sentiero che si stacca alla nostra sinistra, l'inizio del sentiero non è ben segnalato, lo troveremo proprio al colmo della strada che in quel punto comincia a scendere (1417 m. s.l.m. 2 ore). Seguiamo il sentiero e al primo bivio scegliamo il sentiero a destra il 378 a, questo sentiero è poco tracciato, comunque in breve arriviamo in una strada sterrata che nella nostra mappa non è segnata, proseguiamo per quest’ultima arrivando alla Casera Venchiareit, ancora qualche centinaio di metri alla fine della strada ritroviamo il sentiero alla nostra sinistra, risaliamo un po', trovando l'incrocio con il sentiero 378, seguiamo questo uovo sentiero e in breve arriviamo all'inizio del sentiero per Naiarda, segnavia nr. 383 (1575 m. s.l.m. 2 ore). A costo di essere pedanti e ripetitivi ribadiamo che il percorso che ci apprestiamo ad affrontare è molto selvatico, oramai riconquistato dalla foresta, poco frequentato molto lontano da vie di fuga dove il calpestio è praticamente nullo, nei prati le erbacce e le ortiche sono lussureggianti, prima di affrontare questo tratto pensateci e fate attenzione. Detto ciò proseguiamo in breve arriviamo ai ruderi della malga Naiarda, proseguiamo sul pascolo della malga girando a destra e sul fondo dei prati cominceremo a trovare il segni bianchi e rossi, alcuni azzurri e bianchi che ci accompagneranno nella discesa nel bosco. Senza questi provvidenziali segni difficilmente si arriva a valle, occhio a non perderli. La traccia scende seguendo uno spartiacque boscoso e schivando alcuni salti di roccia, arrivando nel greto del rio Negro, un posto incantevole cascatelle e pozze stupefacenti (642 m. s.l.m. 1,30 ore). Attraversato il torrentello il nostro sentiero risale un po' e poi prosegue fino al vicino Tagliamento.
Itinerario normale
Il sentiero a questo punto risale costeggiando il Tagliamento rimanendo vicino alla riva. Seguire il sentiero non è semplice, a volte sale lungo il versante per evitare rocce o salti o per avvicinarsi a vecchi ruderi ma i segnali bianchi e rossi sono piuttosto regolari e alla fine approderemo in una strada sterrata e dopo qualche chilometro sfociamo nella strada che dal ponte di Sacrovin sale alla malga Ciampiuz. Scendiamo e in un battibaleno arriviamo al ponte di Sacrovin, lo attraversiamo e risaliamo sull’altro argine e seguendo la strada asfaltata arriviamo a Forni di Sotto (777 m. s.l.m. 2 ore e 30).
Variante orrido Rascie
Seguiamo il sentiero per un paio di chilometri e quando tende a salire sopra ad un pascolo scendiamo sul greto del fiume e lo attraversiamo, l'attraversamento non è banale, l'acqua in questo punto normalmente raggiunge i 30 50 centimetri. sull’altra riva non sarà facile trovare l'abbrivio del nostro sentiero, se non lo troviamo risaliamo l'argine per qualche centinaio di metri a casaccio in un punto risalibile e troveremo il sentiero che proviene dal Tinisa (sentiero delle pievi) che è abbastanza ben tenuto. Immessi nel sentiero continuiamo, a sinistra, in direzione di Forni di Sotto. Il sentiero e comodo, ben battuto ed in breve arriveremo al ponte coperto che attraversa l'orrido Rascie, bellissima forra rocciosa alta 20 o 30 metri (come ne “I ponti di Madison County” de noialtri) attraversiamo il ponte e proseguiamo per il facile sentiero, in breve usciamo in una strada sterrata che risaliamo sbucando sulla SS 52 carnica a valle della vecchia galleria del passo della morte che, malauguratamente è stata chiusa dall’anas anche al traffico pedonale, dobbiamo quindi girare a destra fino a trovare la nuova galleria da attraversare (2 chilometri e qualcosa) proseguiamo per la statale fino al vicino Forni di Sotto (777 m. s.l.m. 3 ore).
Se abbiamo pensato di fermarci in paese a rifocillarsi prima di riprendere il cammino per il passo Rest, proseguiamo fino al centro del paese dove troviamo l’ottima pizzeria la Cianalote se non amate le pizze ancora qualche centinaio di metri e vicino alla chiesa troverete due trattorie Al Pino e alla Poze dove consigliamo il cinghiale alle cime di rapa innaffiato dallo schioppettino delle valli nella prima e garganelli al sugo di lepre nella seconda.
Se sbevazziamo troppo conviene pernottare qui, al Pino o nell’albergo diffuso, nel qual caso conviene chiamare prima per non beccare le chiusure settimanali o le ferie o il tutto esaurito!!