Malga Masons 1553 Rifugio Pussa 940 m. s.l.m.

Malga Masons - Forcella Lareseit - Rifugio Pussa e ritorno

difficoltà - EE
Il sentiero è stato ripristinato fino alla malga Mason, oltre la malga troveremo un paio di aberi caduti e facilmente aggirabili. Nella traversata della forcella Lareseit c'è stata una piccola frana che può creare delle difficoltà nell'attraversamento. Non conosciamo le condizioni del sentiero dalla forcella Lareseit fino al rifugio Pussa. Al ritorno troveremo una decina di faggi caduti sul sentiero in una zona quasi pianeggiante ma non creano particolari problemi
Una camminata impegnativa con alcuni tratti poco segnalati, da non sottovalutare il sentiero tra cima Camosci e forcella Lareseit piuttosto tecnico ed esposto. Prendete in considerazione di dividere l'avventura in due giorni dormendo al Rifugio Pussa.
Mancano risorse idriche portatevi l’acqua
30 km.
2536 metri di dislivello
11 ore
carta Tabacco nr. 02

Descrizione

Partiamo dall'Hotel Pramaggiore, ex foresteria attraverseremo tutto il paese, giù per la cleve fino a Vico dove alla sua estrema periferia troviamo la strada asfaltata che scende al guado sul Tagliamento (690 m. s.l.m). Se abbiamo fortuna troviamo un ponte di tronchi costruito da qualche volonteroso se ciò non fosse l'attraversamento non è affatto agevole, non si tratta dello Yukon ma anche nei periodi con poca acqua difficilmente il livello scende sotto i 20 30 centimetri che detti così sembrano pochi ma... quindi bisogna attrezzarsi con stivali, sacchi di plastica o in alternativa, se avete un paio di mutande di ricambio, procuratevi un permesso e attraversate in auto. Appena attraversato il fiume lasciamo la strada sterrata, giriamo a destra seguendo il sentiero (segnavia 373) che costeggia il Tagliamento. Seguiamo il sentiero che prosegue lungo l'argine ad un certo punto svolta decisa a sinistra risalendo un bosco molto ripido. Il sentiero è ben segnato e abbastanza battuto e in 2 ore arriviamo ai pascoli dei fienili Poschiedea (1.200 s.l.m.), proseguiamo seguendo sempre l'ottimo sentiero ed in 1 ora saremo sui prati della malga Masons (1.553 s.l.m.). La malga è in un posto perfetto per fare una lunga sosta ma manca una sorgente d'acqua vicina, bisogna scendere con il sentiero a destra del prato un po' oltre la malga, a volte la sorgente è pure secca.
Continuiamo a seguire il nostro sentiero attraverso giovani boschi e vecchi pascoli e dopo un po' ci renderemo conto di camminare su una cresta poco evidente perché il sentiero è all'interno di una conca erbosa. Alla nostra sinistra cominceremo a scorgere il nostro obbiettivo, Forcella Lareseit e il crinale che ci permetterà di raggiungerla, dopo 30 minuti arriveremo al bivio dove giriamo a sinistra scendendo con il sentiero che comincia a farsi impervio, segnavia nr. 373 a (1.716 s.l.m.). La traversata è il pezzo forte e il più delicato, di questa uscita. La vista è magnifica, può spaziare sul Pramaggiore su Forni e su tutte le montagne e valli circostanti. Camminiamo sullo spartiacque saliamo un paio di fantastiche forcellette fino alla forcella Lareseit (1.755 s.l.m. 1 ora). Arrivati alla forcella incroceremo il sentiero 364, che sale da Forni di Sotto, giriamo a destra e scendiamo per val Libertan in direzione del rifugio Pussa , il sentiero è ben segnato e marcato ma troveremo qualche ramo di traverso e cose del genere, nulla di cui spaventarsi e senza grosse difficoltà arriviamo al bel rifugio la Pussa 1 ora e 30 minuti (940 m. s.l.m.).
(Leggenda vuole che il nome derivi dalle fantastiche trivelle al gorgonzola che si possono pappare al rifugio, stando belli freschi sotto un pino, ma non credo sia vero comunque assaggiatele con un po’ di primitivo di manduria, poi ci farete sapere.)
Dopo essersi dissetati con qualche birretta fresca, giriamo dietro il rifugio riprendiamo il sentiero 364 appena percorso risalendo fino alla forcella Lareseit (1755 s.l.m.). Dalla forcella proseguiamo seguendo sempre il segnavia nr. 364 scendendo dal versante opposto in una conca selvaggia non a caso si chiama valle dell'orso. Purtroppo il sentiero è poco percorso e segnato malamente, ci vuole occhio. Ad un certo punto il sentiero è sparito, inghiottito da una frana, scendiamo passando vicino al bordo della frana fino a ritrovarlo qualche centinaio di metri più in basso, attraversiamo un paio di piccoli ruscelli ed in breve arriviamo al rio Chiarescons. Attraversiamo il piccolo torrente saltando tra i sassi, risaliamo l'altra riva incrociando il sentiero che scende dal Monte Ciarescons. Giriamo a sinistra continuando a scendere seguendo il sentiero che ora diventa più evidente e marcato, passiamo a fianco della stazione a monte della vecchia teleferica per il trasporto del legname, attraversiamo il torrente, ora si chiama Poschiadea, sulla briglia. Ancora un piccolo rio (rio Grand) e arriviamo su una strada sterrata che in pochi minuti ci porta a Covardins (952 s.l.m. 2 ore). Scendiamo per la strada sterrata a fianco del torrente, incassato sul fondo della valle, passiamo vicino alla stazione d'arrivo della vecchia teleferica e, se fa caldo sarebbe fantastico prendersi qualche minuto, il tempo di arrivare alla Poschiadea e fare un bagno corroborante (posto frequentato da tempo immemore da giovani fornesi, per sguazzare nelle piscine naturali del torrente), belli freschi proseguiamo e subito arriviamo sulle rive del tagliamento dove seguendo la strada percorsa prima torniamo all'Hotel Pramaggiore (1 ora).

Malga Masons - Forcella Lareseit - Rifugio Pussa e ritorno le foto