Monte Clapsavon 2462 m. s.l.m. - Monte Bivera 2474 m. s.l.m.

For. Rancolin Malga Maggiore For. Ciana M.Savon M.Bivera Pian delle Streghe

difficoltà - EE
Il sentiero dalla Forcella Rancolin fino alla malga Maggiore è ancora da ripristinare ci sono molti alberi caduti e si percorre con estrema difficoltà.
Uscita priva di difficoltà tecniche particolari ma un percorso di alta montagna molto lungo e con un'importante escursione altimetrica privo di rifugi o bivacchi assistiti.
23 km.
2.723 m. di dislivello
13 ore
Mappa Tabacco nr. 02

Descrizione

Dal retro dell'Hotel Pramaggiore, ex Foresteria, di Forni di Sotto, seguiamo la strada in direzione centro di Forni, dopo due-trecento metri all'incrocio giriamo a destra, altri 2-300 metri oltrepassiamo la strada che sale dal centro del paese proseguiamo più o meno dritti per una strada che subito diventa erbosa e si inoltra nei prati. Qualche centinaio di metri e arriviamo sulla strada sterrata che proviene dal cimitero. Giriamo a sinistra scendiamo, 2-300 metri, dopo il ponticello prendiamo il sentiero alla nostra destra che sale nei boschi. Il sentiero non è molto lungo ed esce nuovamente sulla strada serrata, continuiamo a salire oltrepassando alcuni stavoli fino ad arrivare ai fienili Chiampì (916 s.l.m.) dove all’incrocio, continuiamo diritti in piano e successivamente in discesa. La strada diventa asfaltata, scendiamo fino a trovare una strada sterrata alla nostra destra, dove inizia il segnavia nr.212. I più pigri possono arrivare in auto percorrendo la strada statale fino a S. Antonio (1 ora) 862 s.l.m..
Seguiamo la strada sterrata che ad un certo punto, diventa molto ripida, con il fondo cementato. Non proseguite in auto sulla strada cementata, se mai riusciste a salirla, alla fine non riuscireste a girare e neanche a parcheggiare, tuttavia le probabilità di rotolare con l'auto nel bosco sono reali.
Ora comincia un sentiero molto ripido che ci fa guadagnare quota rapidamente, attraversiamo una zona con molti massi erratici, una potenziale boulder area, ahimè penalizzata dalla posizione, proseguiamo attraversando Fienili Clapi, dove non è rimasto nulla solo il prato, ad un certo punto il sentiero esce dal bosco prosegue sulle ghiaie, quando rientramo nel bosco siamo arrivati nei prati della casera Costa Baton (capanna Buzi) da poco ristrutturata e convertita a bivacco (2 ore) 1.731 s.l.m..
Proseguiamo, sempre sul sentiero contraddistinto con il numero 212, salendo attraversando il prato, entriamo nel greto del rio risalendolo fino alla forcella Rancolin (30 min) 1.880 s.l.m..
Scendiamo dal versante opposto per qualche centinaio di metri, traversiamo in costa, al primo bivio, poco visibile, non seguiamo più il sentiero 212 che sale per un ripido torrente ma proseguiamo seguendo il segnavia nr. 213 che senza grandi dislivelli porterà al bivacco Francescutto da Lagna e alla vicina Malga Maggiore (Mamaiou), ultimo punto per rifornirsi d'acqua (2 ore) 1.729 s.l.m..
Lasciata la malga attraversiamo il torrentello e imbocchiamo il sentiero (segnavia 210) che sale per un declivio erboso ripido ma corto, fino alla forcella Chiansaveit – Ciana, incredibilmente panoramica 2.052 s.l.m. (1 ora).
Alla forcella, abbandoniamo il sentiero nr 210 e proseguiamo per il comodo sentiero, privo di numero e segnalato con dei bolli rossi saliamo tra i ghiaioni arrivando sulla vetta del Clap Savon (1 ora) 2.462 s.l.m.. Questa montagna, se pur piuttosto alta è in pratica un ghiaione rotondeggiante privo di qualsiasi difficoltà tecnica. Non sto neanche a descrivere la vista che potete godere da quassù, potete immaginarla, quindi suoniamo la campanella e proseguiamo verso il vicino monte Bivera. Percorriamo la cresta che unisce le due montagne seguendo una traccia di sentiero segnalato con dei bolli rossi e azzurri.... attenzione non scendete in canali laterali, anche segnati ed invitanti, state in cresta fino al praticello che scende alla forcella del Bivera che separa le due montagne, in alcuni punti il sentiero richiede un po' di attenzione (30 min.) 2.330 s.l.m..
Dalla forcella seguiamo l'evidente sentiero che sale al vicino Bivera e in 30 minuti arriviamo alla vetta (2474 s.l.m.), dove la vista non sarà molto diversa di quella goduta sul Clap Savon quindi lasciamo un pensiero sul libro di vetta e torniamo alla forcella.
Dalla forcella passa una nostra vecchia conoscenza, il sentiero nr. 212, lo seguimo scendendo, stando attenti a non scapicollarsi, dal versante fornese (sud) e in un battibaleno saremo al piano delle streghe, plan de le strie, dove leggenda vuole si riunissero le streghe per i sabba (se è vero ci veniva anche mia nonna Angelina), ma questa è un'altra storia. L'ambiente è lunare molto solitario e poco frequentato, a parte le marmotte e le streghe nelle notti degli equinozi e dei solstizi. Il sentiero è poco battuto ma è segnato piuttosto bene, seguiamo la valle obliquando (verbo assurdo) a destra quindi aggiriamo un montarozzo passandogli a destra, quindi scendiamo su un ripido prato che finisce nel greto di un torrentello asciutto. Scendiamo nel greto, non proprio comodo, del torrente e in breve arriviamo sul sentiero nr. 213, nei pressi della forcella Rancolin che raggiungeremo nel breve tempo di dispersione dell'olezzo di una scoreggia nell'aere (1.880 s.l.m. 2 ore).
Scendiamo dal versante opposto nel sentiero percorso anche salendo fino alla capanna Buzi dove oramai un po’ stanchini imbocchiamo il sentiero 212a e in breve arriviamo alla nuova strada che sale alla malga Neveade – Giaveada. Seguiremo la strada in discesa fino agli agli stavoli di Preson – Mont (1 ora e 30 min.) 1.359 s.l.m..
Potremo seguire la strada sterrata (in un’oretta arriveremo in Chiampi), invece scendiamo per il sentiero di Zuviei che comincia difronte allo stavolo che si trova alla nostra sinistra, qualche metro più alto della strada. Nel primo chilometro il sentiero è difficile da individuare e poco segnalato, ma se ci avete seguito fino a qui non dovreste avere problemi, in 30 minuti arriviamo ai fienili Zuviel, 1.175 s.l.m.. Proseguiamo, passiamo davanti ad una chiesetta votiva da dove ci apparirà, come per miracolo, il Chiarescons – Ciarescons e Forni di Sotto, quindi rapidamente arriviamo alla fine del sentiero. Sul prato seguiamo una traccia di sentiero verso sinistra, passiamo vicino alla una presa dell'acquedotto attraversiamo la strada sterrata e scendiamo tenendoci rasenti agli alberi, in pochi minuti arriviamo alla chiesetta di San Rocco a pochi passi dall'Hotel Pramaggiore, ex Foresteria, di Forni di sotto (30 minuti).

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