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Non c'è nel lavorare più dignitò di quanta non ci sia nel non lavorare. Non mi sono mai vergognato di essere senza lavoro: semplicemente mi sentivo al verde. La dignità e il valore di un uomo non sono nel suo lavoro e nelle sue capacità, sono nel suo valore come essere umano.



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Quando vedete quest'uomo vi domandate: perchè? Forse Dio ha picchiato alla porta sbagliata e quando questo irlandese trasandato gli ha aperto la porta ha pensato: 'Oh, che diavolo... andrà bene anche lui'.



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E' singolarmente onisto e mi colpisce per la sua affascinante mancanza di scaltrezza, condanna sicura per un uomo politico.



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...formò un'espressione bestiale, piena d'odio, che gli dava l'aspetto di uno scoiattolo psicotico.



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L'idea di andare a prendere Laide in un'automobile scoperta, tipo sport, rinfrancò Antonio. Di queste stupidissime illusioni è fatta la nostra vita, in fondo.


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Anche se un buon detective non si sposa mai. Anche se deve comportarsi come un anacoreta su una montagna desolata. Un proselitista dell’efficacia del luminal. Conoscitore dei riti, protocolli e ortodossie, che imbusta le prove peli, saliva, seme, briciole, mozziconi, lamine di unghie, pellicine, sputi, sangue mestruale, ammoniaca, spazzatura, vomito - con dita inguantate che dopo solleveranno l’ostia sacra sull’altare. Sempre a contatto diretto con la luce. Un buon detective è un uomo dal naso affilato che scivola silenziosamente in uno squallido albergo. Un uomo casto che a volte deve sfiorare con la punta delle dita le gocce di profumo che una donna - preferibilmente defunta - ha versato nella scollatura. Un mistico nella sua ascesi verso la verità - su una scala a chiocciola. Uno che infila la testa nel proprio ombelico per trasformarsi in un autoparassita. Un ermafrodita. Uno scapolo orgoglioso delle proprie capacità, del rigore dei suoi sacrifici, della pulizia del suo corpo e della sua mente. Uno con la pelle bucherellata di occhi - terzo, quarto, quinto occhio - come fori di proiettile, che allena la sua destrezza deduttiva in palestra e la gonfia con anabolizzanti. Uno che memorizza numeri - telefoni, conti correnti, targhe, carte d’identità, tessere della biblioteca, taglie, date di scadenza, registri... Un buon detective non fa mai la spesa né si occupa della famiglia. Non deve mangiare carne né avere alcun vizio. AI massimo, può farsi qualche iniezione o annusare un gin fizz che lo manda di rettamente tra i santi, di nuovo, vicino alla luce.


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... che era ben facile fare buona figura con persone che non hanno l'intenzione di farcela fare cattiva.


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- Io sono fatto così e voi così, ma diventerò legalmente vostro padrone userò tutti i mezzi che saranno a mia disposizione per modificarvi, farvi abbandonare i vostri gusti e le vostre abitudini.


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<<A questo mondo, quello che si fa non ha molta importanza>>, ribattè amaramente il mio amico. <<Il problema è, cosa si può far credere alla gente di aver fatto?....


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Incontro continuamente coppie che sbraitano fra di loro o persone che mi raccontano di essersi separate dal loro partner sul Cammino di Santiago. Ci sono persone che camminano brontolando per miglia a fianco del proprio compagno con il ritmo sbagliato e per questo sono pieni di astio. Buoni amici, a un certo punto decidono di proseguire separati. E' per questo che tutti i pellegrini esperti vanno da soli. Di gruppi praticamente non ne vedo. Sul cammino, ognuno deve seguire il proprio ritmo e la propria velocità. Sul cammino è difficile trovare qualcuno che balli la tua stessa musica. Se, come faccio io, si procede a lento passo di valzer, non è possibile accompagnarsi a un vivace pellegrino ballerino di flamenco. Come prima bisogna essere assolutamente certi del proprio ritmo e poi forse ci si può unire a qualcun altro. I pellegrini sono, sentono e pensano come camminano.


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..., una pelle color tabacco e tratti regolari che lo facevano sembrare indiano, pakistano, iraniano, siriano, libanese, algerino o persino israeliano o italiano.


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Kosakenland in Nord Italien (sembra Sturmtruppen)


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C'era la frugalità spartana dei pasti, basati principalmente su polenta e latte: la carne in genere era assente dalle povere mense e appariva saltuariamente. Si condivano le scarse verdure prodotte dall'orto, non con olio (costava troppo!), ma con le gocce di grasso che calavano dalle cotiche di maiale che, infilzate e avvolte nelle brattee del granturco, erano date al fuoto. Le donne in genere mangiavano in piedi, 'servitù primordiale', comune alle popolazioni indigenti....


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Perciò teneva teneva moltissimo a che suo figlio e i figli di suo figlio continuassero sulla retta via. Riguardo alle donne era meno ansioso: la cosa, per loro, era meno essenziale. Le donne sono creature elementari, dotate di cervelli positivi, cui conviene l'adorazione degli dei visibili. La natura femminile - sentenziava il nonno - vuole cose accessibili e visibili; non astrazioni.


1306

Non m'importava uccidere un animale, qulunque fosse, purchè lo uccidessi di netto, tanto dovevano morire lo stesso e la mia interferenza nelle uccisioni notturne e stagionali che avvenivano senza tregua era minima, non mi laciava nessun senso di colpa.


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Quando non si ha immaginazione, morire è poca cosa, quando se ne ha, morire è troppo.