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Avevamo bisogno e volevamo braccia, invece sono arrivati uomini. A questa eventualità non ci avevamo pensato e non eravamo preparati...




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.... Non sono persone popolari tra noi... tra i Camporelliani medi... ma la Fondazione, la tua Fondazione, insiste sulla libertà intellettuale, come la chiamano loro. -Non è un'insistenza sbagliata, a mio avviso - osservo Trevize. _ tutte le cose imposte dall'esterno lo sono - ribattè Lizalor.


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"Il Crocifisso diceva: " Per festeggiare questa pace sarebbe bene distribuire la terra del Fucino ai cafoni che la coltivano e anche ai poveri cafoni di Fontamara che sono sulla montagna senza terra". Il papa rispondeva: "Signore, il principe non vorrà mica. E il principe è un buon cristiano". Il Crocifisso diceva: "Per festeggiare questa pace sarebbe bene dispensare almeno i cafoni dal pagare le tasse". I papa rispondeva: "Signore, il Governo non vorrà. E i governanti anch'essi sono buoni cristiani". Il Crocifisso diceva: "Per festeggiare questa pace, quest'anno manderemo un raccolto abbondante sopratutto ai cafoni e ai piccoli proprietari". Il papa rispondeva: "Signore, se il raccolto dei cafoni sarà abbondante, i prezzi ribasseranno, e sarà la rovina di molti commercianti. Anch'essi meritano riguardo essendo buoni cristiani." Il Crocifisso molto si rammaricava di non poter far nulla per i cafoni senza far del male ad altri buoni cristiani. Allora il papa gli propose: "Signore, andiamo sul posto. Forse sarà possibile fare qualcosa per i cafoni che non dispiaccia ne al principe Torlonia, né al governo, né ai ricchi". Così la notte della Conciliazione, Cristo e il papa vennero attorno al Fucino, su tutti i villaggi della marsica. Cristo andava avanti con una grande bisaccia sulle spalle; dietro gli andava il papa, che avava il permesso di prendere dalla bisaccia qualunque cosa potesse giovare ai cafoni. I due viaggiatori celesti videro in tutti i villaggi la stessa cosa, e che altro potevano vedere? I cafoni si lamentavano, bestemmiavano, litigavano si angustiavano, non sapevano che cosa mangiare né vestire. Allora il papa si sentì afflitto nel più profondo del cuore, prese dalla bisaccia una nuvola di pidocchi di una nuova specie e li lanciò sulle case dei poveri, dicendo "Prendete, o figli amatissimi, prendete e grattatevi. Così nei momenti di ozio, qualche cosa vi distrarrà dai pensieri del peccato".



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"Gratis?" Zompa arricciò il naso e scosse la testa. "Perchè?" gli chiese il conducente. "Tu preferisci forse pagare?": "Ah no" si affrettò a chiarire Zompa. "Che Dio me ne liberi. Ma se è gratis, c'è l'inganno."



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<<Noi, gli ebrei>>, cita un detto che ho sentito in parlamento. <<Siamo come il letame, che quando ci sparpagliano ingrassiamo il mondo, ma quando ci mettono tutti nello stesso posto, diventiamo un mucchio di merda.....


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<< Perchè non la pianti di rompere>>, mi ha detto una volta. << Dammi un solo buon motivo perchè due persone adulte, apparentemente intelligenti, debbano perdere tempo ed energie penetrandosi l'una nell'altra in modo così primitivo.>>


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Immanuel Kant: <<Il possesso della forza corrompe inevitabilmente il libero giudizio della ragione>>.


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La Confindustria è in grande allarme, che diventa parossistico quandi il 19 aprile 1968 i 6000 lavoratori tessili della Marzotto, nella <<bianchissima>> Valdagno, in sciopero contro i licenziamenti e uno sfruttamento non più sopportbile,........


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Diceva l'apologo: un segugio dà freneticamente la caccia alle lepri, addentrandosi tra i rovi, senza riuscire a scovarne nemmeno una. Dopo mesi di inutili corse, stanco, escoriato e avvilito, sale su una collina, da cui domina la vallata nella quale ha svolto la sua caccia infruttuosa. Da lassù vede bene le tane dove si nascondono le lepri e i sentieri che percorrono. Allora il segugio ridiscende a valle e ricomincia la caccia, senza più corse sconclusionate, ma con metodo e precisione. E prende molte lepri.


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Mi ricordo del celebre avvocato Carnelutti:<<Se ti accusano di aver messo incinta la Madonnina di Milano, prima scappa e poi dimostra la tua innocenza>>.


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...secondo la convenzione di Ginevra del 29 aprile 1958 ............ sono da considerarsi acque territoriali quelle al di quà della retta immaginaria che congiunge i due punti sporgenti da un golfo.


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1794: Giovanni battista di Simeone fu Giovanni Battista Polo Zangrant muore nelle carceri del castello di Udine ove venne tradotto per i suoi misfatti commessi.


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1800: Giobatta di Giobatta Lirussi e Giovanni Trintino da Valle di Cadore in rissa tra loro, in quest'ultimo paese rimasero a vicenda Uccisi.


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Quell'inverno 1809-1810, la neve caduta in tre volte, raggiunse l'altezza di metri 6,50.


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1827: Neve. Si nota per memoria che in questa notte del 26 agosto è caduta una quantità di neve sulle montagne in modo che dovettero smonticare tutte le malghe meno Tavanelli r Voiani. Nevicava pure qui in paese ma non cagionò danno notabile. Maria moglie di Andrea Foncauser di Cella, diocesi di Bressanone, distillatrice di anziana nella casera di Giaveada, partita questa sera da Forni di Sotto, intirizzita da freddo e soffocata dal vento e dalla tormenta di neve morì nella località chiamata "l'aghe da las voltes", dietro il Zauf (26 agosto). Neve. Si fa altra memoria: a ricordo dei vecchi mai più accaduto in quest'oggi dopo il mezzogiorno nevicò come nel più crudo gennaio e ne venne neve mezza quatra che rovinò per terra il sorgo e riportò un danno notabilissimo (20 settembre)


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Il bilancio invece da parte nostra è più preciso e concorde: oltre ai due uomini di Forni di Sopra uccisi nella pineta di Rio Verde, Tonello Giuseppe Durighele di Forni di Sotto si ferì da solo maneggiando il suo cillero che gli trapassò la mano con una palla accidentale e Valentino Pavoni del Veciu di Forni di Sopra fu colpito i testa da un sasso venuto giù per accidentale urto e poca avvertenza della gente che era sopra di lui. I due, dopo circa un mese di cura medica inutile, morirono.