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I Misteri Del Sonno



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200

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pagina 9
.... E poi, naturalmente, troveranno motivi di interesse in qeste pagine coloro che sono affetti da un vecchio e inguaribile morbo: quello di conoscere e capire. Una malattia ancora troppo poco diffusa e che, ci auguriamo, assuma un giorno un andamento epidemico.


pagina 18
Chi lavora a rotazione nei turni di notte (e questo avviene ormai in un alto numero di grandi aziende) praticamente soffe gli stessi disagi provocati dal jet lag, pur senza spostarsi. In pratica, è come se in quel periodo dovesse lavorate a New York con sei fusi orari di diversità, e poi dovesse nuovamente adattarsi al fuso orario iniziale cou un "viaggio di ritorno". E' per questa ragione che sembrano sconsigliabili turni di una settimana, come avviene spesso negli stati uniti: perchè in questo modo l'orologio biologico si sposta due volte, la prima per adattarsi, la seconda per tornare alla situazione normale, obbligando l'individuo a un duplice stress. Sembra invece più tollerato un turno di una singola notte, effettuato saltuariamente: anche questo provoca stress, ma non scombussola totalmente l'orologio biologico. Si tratta tra l'altro, di un problema economico di enormi dimensione, perchè certi studi ritengono che, per esempio negli Stati Uniti il costo della minore produttività dovuta alla minore efficenza dei turnisti sia valutabile in oltre 100 mila miliardi di lire l'anno.


pagina 22
Un esperimento, condotto in Svezia fra i guidatori di treni, mostra bene questa situazione, Alcuni ricercatori dell'istituto Karoliska di Stoccolma hanno applicato strumenti di controllo sulla testa di undici diversi guidatori, scoprendo che ben sei su undici mostravano chiari segni di inadeguatezza alla guida, entrando in zone di micro-sonno e uscendone senza esserne consapevoli


pagina 22
Una ricerca realizzata dal dottor Martin Moore (fisiologo all'Università di Harvard), ha mostrato che, nelle grandi istallazioni (comprese le centrali nucleari), durante i turni di notte la maggior parte dei lavoratori ha problemi di sonnolenza. del resto, la Commissione d'inchiesta che indagò sull'incidente nucleare di Theree Miles Island (che nel marzo del 1979 rischiò di provocare una catastrofica fusione del reattore) concluse che l'incidente era stato provocato da un errore umano: l'incapacità di accorgersi di una perdita d'acqua nel cuore del reattore a causa di una valvola difettosa, e l'inadeguatezza del successivo intervento correttivo. Erano le 4 del mattino, e l'èquipe del turno di notte era molto stanca. E' sempre durante un turno di notte che si sono verificate certe grandi catastrofi, come quella di Chernobyl in Unione Sovietica, o quella di Bhopal in india, con lo sprigionamento di una micidiale nuvola di gas tossico: questo lascia ritenere che gli uomini di guardia fossero in situazioni inadatte per prendere, in tempi rapidi, decisioni adeguate.


pagina 30
Czeisler pubblicò nel 1986 i risultati di una sorprendente ricerca: all'applicazione di questa "fototerapia", era riuscito a rimettere a posto di ben sei ore l'orologio biologico di una signora sessantenne.


pagina 37
Coloro che ne sono affetti non dormono praticamente più, non hanno oscillazioni circadiane della temperatura, della secrezione ormonale, delle funzioni neurovegetative. E' una malattia che presenta un carattere familiare, cioè la si ritrova in gruppi di individui imparentati fra loro. Le conseguenze sono drammatiche: nel giro di 2-3 anni i malati muoiono.


pagina 112
Nei loro scritti McCarley e Hobson spiegano che in realtà non esiste alcuna base sperimentale per la teoria di Freud sui sogni: anzi come si è detto, la sua concezione è basata su conoscenza errate. .................................. Ma la critica di McCarley e Hobson si spinge più in la, e investe le basi stesse della psicanalisi freudiana, che deriva tutt'intera da un modello neurofisiologico sbagliato. Malgrado ciò, osservano McCarley e Hobson, molti psicanalisti, pur ammettendo queste difficoltà teoriche, continuano ad usare i concetti freudiani nei loro casi clinici. Altri tendono a minimizzare le implicazioni derivanti dal modello errato e rimodernarne l'armamentario concettuale. Tuttavia ciò non è possibile, dicono i due neurofisiologi americani, poichè l'infondatezza delle premesse di base ha effetti profondi sull'intero castello teorico. Non è possibile "aggiornare" il modello psicanalitico freudiano, poichè poggia su parecchi assunti scorretti che a catena ne alterano diversi altri.


pagina 120
Ma, come diceva Confucio, la scenza è "sapere quello che si sa, e non sapere quello che non si sa".