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Forni Di Sotto Un Paese Segnato Dal Fuoco


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230

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pagina 19
Nei giudizi oltre al rispetto dei pubblici ufficiali,si esigeva il massimo rispetto a Dio onnipotente come anco alla vergine et ai santi, e chi avesse ardito pronunciar contro di essi una bestemmia cadeva irremissibilmente nella pena di marca una et etiam ad arbitrio del giudice secondo la qualità della bestemmia. Così formava materia di giudizio la violazione dei precetti della chiesa. Se, a mò d'esempio qualcuno salvo i casi di necessità avesse ardito di lavorar la festa, cadeva nella pena di L. 200 (del 16 feb. 1640).


pagina 25
Gli abitanti di Forni di Sotto all'inizio del secolo XVI erano 258.


pagina 65
Altre prospettive di consensi e di denaro militare furono offerte dalla guerra di Spagna dove il fascismo si impegnò con un contingente italiano: anche Vigi Polo di Savine e Giovanni Candotti Pacanon si reclutarono per quella guerra. Contro i fascisti si erano frattanto formate le Brigate Internazionali a fianco della Repubblica di Spagna e contro il caudillo Franco. Anche Gusto Nassivera Cuec, mandato a casa in domicilio coatto dopo i cinque anni di confino, tentò di espatriare clandestinamente per unirsi alle Brigate Internazionali: fu catturato sul confine con la Francia ...


pagina 162
I Fornesi avranno la possibilità di richiedere i danni di guerra solo nel 1947: ma alcuni esponenti fascisti che si erano rifugiati a Udine già nell'agosto del 1944 si facevano avanti a chiedere alla Pretura Unificata di recuperare quanto avevano perso. Mario Rizzoli chiederà Lire 700.000 per danni di guerra: nessuno dei fornesi, nemmeno Vigili che aveva una locanda osteria panificio chiese tanto.