ll mio analista, il fiero ]ohn peldicarota, mi ha chiesto stamattina se in famiglia ci sono <>. Dice che per un terapeuta e importante sapere il più possibile sul conto dei suoi
pazienti. Traduzione: lui vuole sapere il più possibile sul mio conto. Come se un ex tossico da crack
avesse consigli significativi da offrire a un etilista-per-scelta, a condizione di conoscere tutta la <<
storia di famiglia>>. Be’, si da il caso che io non ce l’abbia, una storia di famiglia. Come gli ho
sprezzantemente spiegato, i miei equivalenti di quelli che Benedict Chieveley chiama antenati non
hanno frequentato tanti dottori. Sono morti come erano vissuti: inosservati. — Soltanto ai ricchi
toccano diagnosi raffinate, perché soltanto i ricchi possiedono le parole, — gli ho detto sorpreso di
scoprire che ero convinto della mia affermazione.