Forcella Segnata 2.250 m. s.l.m. Biv.Perugini Val Montanaia

For. del Leone Biv.Marchi Granzotto Rif. Padova Forcella Segnata Biv.Perugini Val Montanaia

difficoltà - EE
Uscita piuttosto impegnativa, la forcella segnata è definita forcella alpinistica con difficoltà tecniche di 1 grado UIAA, la distanza è notevole e anche le escursioni altimetriche. Un’idea fantastica sarebbe dividere l’uscita in due giorni dormendo o al rifugio Padova o, per i più duri, al bivacco Marchi Granzotto.
16,9 km.
2.563 m. di dislivello
10 ore e 15 miuti
mappa Tabacco nr.2.

Descrizione

Dal centro del paese, in auto, seguiamo le indicazioni per il Rifugio Pordenone - Val Montanaia. La strada all’inizio è asfaltata, poi diventa sterrata troviamo tratti asfaltati e attraversiamo dei guadi fino al parcheggio del rifugio Pordenone (13 km). Non avventuratevi con vetture troppo basse. Non è una perdita di tempo telefonate al rifugio Pordenone o al Comune di Cimolais per ulteriori informazioni sulla condizione della strada. Sistemate l’auto nel parcheggio, sono molto suscettibili sulle auto parcheggiate a vanvera.
Lasciata l’auto al parcheggio saliamo il breve sentiero fino al vicino rifugio Pordenone (1.249 s.l.m.) in tempo per fare colazione e magari prenotare per la cena. Lasciato il rifugio seguiamo il sentiero 349 e dopo un breve tratto nella boscaglia cominciamo a risalire la ghiaiosa val Monfalconi di Cimoliana, quando ne abbiamo percorsa tre quarti troviamo un bivio dove un vecchio sentiero (nr. 360) sale alla forcella Cimoliana. Il sentiero purtroppo è stato abbandonato dal c.a.i., un masso ha travolto una scaletta metallica che non è mai stata sostituita, complicando la salita, peccato era un bel sentiero. Proseguiamo dritti e arriviamo alla forcella del Leone (2 ore e 30 minuti 2.290 m. s.l.m.), scendiamo dalla forcella e in un baleno arriviamo al bivacco Marchi Granzotto (30 minuti 2.170 m. s.l.m.). Una breve sosta per rimirare questa fantastica e selvatica valle, quando ne abbiamo abbastanza ci rimettiamo in cammino, seguiamo il sentiero nr. 342, passiamo sul bordo della forcella da las Busas (2.256 m. s.l.m.) e arriviamo alla comodoa forcella Monfalconi di Forni (45 minuti 2.309 m. s.l.m.). Scendiamo dal versante cadorino per il comodo sentiero, ai bivi seguiamo sempre il sentiero che scende arrivando rapidamente al rifugio Padova (2 ore 1.287 m. s.l.m.). Arrivati al rifugio possiamo rilassarci e assaggiare il mitico baccalà alla bellunese specialità del rifugio, magari lo accompagniamo con della Ribolla gialla gelata. Dopo i tempi tecnici giusti per la digestione ripartiamo, saliamo al vicino parcheggio dove inizia il nostro, il nr 384 che comincia attraversando i prati vicini al rifugio e successivamente entra nel bosco, non troppo ripido. Giusto il tempo di digerire, e poi comincia la salita. Arriviamo nella maestosa Val Ciadin dove il sentiero gira a sinistra arrampicandosi sul ripido ghiaione che punta dritto alla cima Toro. Saliamo e mentre ci avviciniamo alle pareti verticali, scorgiamo una stretta apertura che è la nostra meta. Entriamo nella stretta gola e dopo pochi metri troveremo le prime roccette da salire, di tanto in tanto troviamo degli spit sparsi e alcune soste attrezzate. Il sentiero si snoda tra piccoli salti attraversa strettoie fino alla forcella (2 ore e 30 minuti 2.110 m. s.l.m.). Sulla forcella seguiamo il sentiero che segue lo spartiacque tra le crode, arriveremo ad un belvedere sull’alta Val Montanaia. Dopo aver dato questo colpo d’occhio torniamo alla forcella e scendiamo per il il versante Val Montanaia, la discesa è ripida ma non particolarmente complicata. Mentre scendiamo, ogni tanto, farà capolino la parete est del campanile di Val Montanaia. Da questa posizione più o meno, gli austriaci Glanvell e Saar spiarono Cozzi e Zanutti, che tentavano la di salire il campanile fermi allo strapiombo sopra al pulpito Cozzi. Pare che gli spioni, da qui, siano riusciti a individuare il traverso risolutore. Comunque sia vero o no noi scendiamo al bivacco Perugini posto ai piedi della parete nord del campanile (30 minuti 2.060 m. s.l.m.). In questo posto è doverosa una sosta, magari ci beviamo una birretta (se l’abbiamo portata) osservando questa strana guglia. Non sembra vero ma sulle pareti del campanile, quasi un secolo fa, si misuravano i migliori climber, ora portano i principianti.
Dopo aver ponderato e reintegrato i liquidi scendiamo questa magnifica valle seguendo il sentiero (nr. 353) arrivando al rifugio Pordenone giusti giusti per la cena (1 ora e 30 1.249 m. s.l.m.). Oggi troviamo degli strozzaprete cacio e pepe fantastici, accompagnati da un litro di rosso dei castelli.

For. del Leone Biv.Marchi Granzotto Rif. Padova Forcella Segnata Biv.Perugini Val Montanaia le foto