Monte Pramaggiore 2.478 M .s.l.m.

Forcella Lareseit Lasidon bassa Monte Pramaggiore C.ra Pramaggiore

difficoltà - EE
Uscita piuttosto lunga ma di grande soddisfazione, se vi spaventa il sentiero attrezzato Lasidon Bassa l’alternativa più semplice è l’omonima forcella alta o la semplice forcella Rua Alta. Non è infrequente incrociare qualche gruppo di stambecchi o di schivi camosci tra le crode.
Portatevi da bere ci sono poche risorse idriche.
21,3 km
2.521 m. dislivello
10 ore e 30
Mappa Tabacco 02

Descrizione

Arrivando in automobile dal mondo civilizzato superiamo Pinedo proseguendo verso Claut, dopo aver attraversato il ponte sul torrente Settimana (un larghissimo ghiaione) giriamo a sinistra imbocchiamo la strada che conduce al rifugio Pussa, la strada è piuttosto impervia, attraversa qualche guado, alternando brevi tratti di strada asfaltata ma prevalentemente la strada è sterrata. La strada ci fa risalire una valle veramente incredibile e dopo 15 chilometri arriviamo in un fantastico (diremmo idilliaco se l’aggettivo non fosse ridicolo) slargo tra le montagne. Lasciamo l’auto nel grande parcheggio a pochi passi dal rifugio Pussa. Leggenda vuole che il nome derivi dall’olezzo rilasciato dai piedoni puzzolenti di camminatori che si toglievano gli scarponi nei pressi del rifugio, antica pratica ora proibita e severamente punita, ma ancora in uso tra gli irriducibili.
Dopo essersi dissetati con qualche birretta fresca, giriamo dietro il rifugio dove inizia il sentiero 364 che risale un bel bosco di abeti e faggi. Il sentiero è abbastanza marcato non molto ripido e ben segnalato. Dopo 30 minuti arriviamo al bivio con il sentiero 366 a che lasceremo alla nostra sinistra continuando a salire dopo 1 ora e 30 arriviamo alla forcella Lareseit (1.755 s.l.m.). Alla forcella giriamo a sinistra (sentiero 373 a) e seguiamo lo spartiacque, questo punto richiede il piede saldo in alcuni tratti delicati e sdrucciolevoli. Il sentiero segue più o meno l’andatura dello spartiacque, è uno dei punti più belli dell’uscita. Con ancora negli occhi le viste mozzafiato che ci hanno abbagliato nella traversata entriamo nel sentiero 373 che risale dalla malga Masons (30 min.). Continuiamo a salire per altri dieci quindici minuti e prima di arrivare in cima di un montarozzo (Cima Camosci) giriamo a destra per seguire l'evidente e larga cresta che cavalca lo spartiacque. Ora seguiamo il sentiero ben marcato attraversando boschetti di mughi e prati d'alta montagna restando sempre molto vicino allo spartiacque godendo una vista memorabile, il sentiero è piuttosto comodo, solo una piccola frana ci obbliga a prestare un po’ d’attenzione, oltrepassiamo il Passo Ciavalli e saliamo alla forcella Sarodines (1.810 m. s.l.m. 2 ore). Dalla forcella proseguiamo nell'altro versante dove il sentiero mantiene la quota attraversa un ghiaione e quindi risale alla forcella Rua da dove scendiamo nel catino della val Rua, dietro il passo Suola, dove incroceremo il sentiero che sale dalla val Rovadia (segnavia 368), seguiamo questo nuovo sentiero salendo rapidamente al passo Suola (1.994 m. s.l.m. 30 min.). Per salire sul monte Pramaggiore dal passo Suola abbiamo più alternative, noi saliremo la forcella Lasidon bassa che è un sentiero attrezzato. Dal passo Suola troviamo le indicazioni per le forcelle Lasidon, noi prendiamo il sentiero che si spinge più a destra, Lasidon bassa, attraversiamo un ghiaione e puntiamo dritti ad una stretta gola tra le guglie, il sentiero è molto evidente e la gola, larga pochi metri, è a prova d'errore. Saliamo su una lastra, solitamente bagnata, tirandoci su un cordino, seguiamo una cengia attrezzata con un cavo d'acciaio e successivamente scaliamo una paretina verticale aiutati da una grossa catena e siamo fuori dalla forcella affacciati sulla Val dell’Inferno dove sale il sentiero con il segnavia nr 366, saliamo anche noi seguendo questo sentiero arrivando rapidamente alla forcella Pramaggiore (2.295 m. s.l.m. 1 ora). Ora seguiamo la traccia di sentiero, segnata con dei bolli rossi, che risale senza difficoltà alpinistiche fino alla vetta del Pramaggiore (2.478 m. s.l.m. 30 min.). Anche in questa cime troveremo il classico crocefisso, la casetta con il libro di vetta e le anacronistiche bandiere tibetane (made in Cina sic...), ci concediamo qualche minuto per guardare il magnifico panorama e poi scendiamo seguendo la stessa traccia di sentiero percorsa per salire ma alla forcella Pramaggiore scendiamo a destra verso l'omonima Casera (segnavia 366), scendiamo e rapidamente arriviamo al ricovero Casera Pramaggiore (1.812 m. s.l.m. 1 ora e 30). La casera offe tutti i comfort del caso, vista la posizione, e merita una pausa riflessiva sbafando tutte le provviste che ancora ci rimangono. Dopo esserci rifocillati continuiamo a scendere seguendo il comodo sentiero 366, qualche piccolo guado e in 1 ora arriviamo al bivio con il sentiero 366 a, giriamo quindi a sinistra su questo nuovo sentiero. Superiamo una leggera salitella passiamo difronte alla casera Col de Post, ancora un tratto in falsopiano, attraversiamo il rio Stuèt, risaliamo sull’altra sponda e troviamo il sentiero 364 percorso all’inizio del giro (1 ora). Ora lo percorriamo in discesa e in 30 minuti arriviamo al nostro rifugio Pussa (940 m. s.l.m.). Arrivati qui possiamo rilassarci abbiamo fatto un grande giro forse uno dei più belli della zona, un po’ impegnativo ma fantastico, ci meritiamo un secchio di birra e gli spaghetti al gorgonzola, specialità del rifugio.

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