Sentiero attrezzato De Monte Pascul – la cresta nel celo Monte Tinisa (2120 M. S.l.m.)

Malga Montovo Monte Tinisa Casera Tintina e ritorno

difficoltà - EE
Il sentiero che passa per i ruderi di Avroni fino alla casera Montovo non è ancora ripristinato, ci sono molti alberi caduti e si percorre con estrema difficoltà, lnon è ancora ripristinato neanche il sentiero dalla casera Montovo a Forni di Sotto
L'uscita descritta è oggettivamente impegnativa per lunghezza e dislivello altimetrico ma il sentiero e sempre ben marcato e segnato.
17.7 km
2.308 m. dislivello
8 ore

Mappa tabacco 02

Descrizione

Partiamo dal dal retro dell'Hotel Pramaggiore, ex foresteria, di Forni di Sotto, seguiamo la strada in direzione centro del paese, dopo due-trecento metri all'incrocio prendiamo la strada a destra, proseguiamo fino a quando, dopo una breve discesa, incrociamo la strada che sale dal centro del paese giriamo quindi a destra e saliamo tra i prati di Forni di Sotto, seguendo la strada sterrata che punta dritta nella stretta valle del torrente Auza, nostro obbiettivo. La strada finisce più o meno dove comincia il bosco, ora seguiamo il sentiero alla nostra destra segnavia 214 a, passiamo sotto le falesie di arrampicata, ahimè poco frequentate. Proseguiamo sul sentiero e dopo qualche centinaio di metri dopo la seconda briglia troviamo la freccia che indica l'attraversamento dell'Auza del sentiero nr. 214 a attraversato il torrente e sull’altro argine il sentiero inizia sull'ipotenusa di un triangolo rettangolo in pietra alto un paio di metri. Il sentiero è ben segnato e in breve ci porta alla forcella del Pimin (1.342 m.s.l.m. 1 ora) proseguiamo a sinistra arriviamo ai prati dei fienili Avroni (1.605 m. s.l.m.) che purtroppo d'estate sono ricoperti da erbacce molto alte, con i pantaloni è un problema. Passiamo davanti al rudere dello stavolo più a monte e tenendoci in quota attraversiamo tutto il prato riprendendo il sentiero che risale tra il bosco rado, quindi scendiamo nel greto del torrente. Risaliamo il greto qualche centinaio di metri e poi saliamo la ripida sponda opposta. Ora il sentiero prosegue con un andamento quasi pianeggiante con poche ondulazioni e in breve arriviamo alla malga Montovo (1.742 m. s.l.m. 1 ora e 30 ). Alla malga incrociamo il sentiero nr. 215, giriamo a sinistra seguendo questo nuovo sentiero arriviamo rapidamente alla forcella Montovo (1.822 m.s.l.m. 15 minuti).
Alla forcella Montof giriamo a destra ed entriamo nel bel segnalato sentiero naturalistico Tiziana Weiss, segnavia nr. 233, saliamo sulla punta dell'Uccel, nome emblematico (1.983 m. s.l.m.), il sentiero incontra un breve salto roccioso dove è stato posato un grosso cavo d'acciaio. Il sentiero è ben segnalato e piuttosto frequentato, prosegue la linea dello spartiacque (il dorso del lievitano), con una vista grandiosa su tutte le montagne vicine e sulle vallate di Forni e di Sauris con il suo inconfondibile lago. Aggiriamo a sud una cima e arriviamo al Malapasso del Tinisa dove inizia il sentiero attrezzato “De Monte Pascul – la cresta nel celo” (1.983 m. s.l.m., 45 minuti), questo sentiero attrezzato non ha difficoltà tecniche degne di nota, però si articola su creste e roccette piuttosto esposte, non crediamo sia indispensabile usare le attrezzature da ferrata ma di sicuro non è un sentiero da affrontare senza un'adeguata preparazione, detto ciò chi se la sente ci segua gli altri seguano il sentiero Tiziana Weiss che scende alla malga Tintina.
Ad un centinaio di metri dal passo troviamo le prime roccette, basta seguire il grosso cavo d’acciaio e salire, arrivando sulla vetta del monte Tinisa (2.120 m. s.l.m.), proseguiamo scendendo sui prati e risalendo sulle roccette attrezzate. Dolci su e giù non molto amati dai frequentatori di montagne. Nonostante i passaggi siano obbligati, non è semplice seguire la giusta via, anche a causa della giustamente parca segnatura, ma se siete arrivati qui non dovreste avere problemi a proseguire. A noi è sembrato alquanto strano seguire un cavo d’acciaio grosso più di un centimetro, posato su fittoni elefantici e dopo due passi avere difficoltà a trovare il sentiero da seguire. Continuiamo comunque a seguire più o meno il dorso del lievitano arriviando alla cima Est (2.080 m. s.l.m. 1 ora) dove stanno montando (maggio 2015) l'ennesima croce. La vista da quest'ultima cima si apre su Ampezzo e la piana Tolmezzina e oltre. Ora non ci resta che tornare alla nostra foresteria quindi scendiamo per il sentiero sul versante Nord, all'inizio piuttosto ripido e in un lampo arriviamo alla malga Tintina (1495 m. s.l.m. 1 ora). Dalla malga proseguiamo seguendo in leggera salita strada che finisce quasi subito quindi proseguiamo seguendo a scelta o il sentiero naturalistico Tiziana Weiss segnavia 233 oppure il sentiero senza nome segnavia 215 risalendo alla forcella Montovo (1822 m. s.l.m. 1 ora). Ora proseguiamo seguendo il sentiero nr 215 e scendiamo comodamente alla malga Montovo. Dopo una sosta rinfrancante scendiamo, sempre seguendo il sentiero 215, arrivando alla statale 52 carnica. Proseguiamo sulla statale attraversiamo il ponte e dopo qualche centinaio di metri arriviamo all'Hotel Pramaggiore (777 m. s.l.m. 1 ora e 30).

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