Monte Ciarescons (Chiarescons) 2168 M. S.l.m.

Forni di Sotto F.li Covardins, Col della Valle, Monte Ciarescons e ritorno

difficoltà - EE
Il sentiero è stato ripristinato.
Escursione piuttosto lunga, impegnativa su terreni selvaggi, il sentiero è segnato ma talvolta risulta poco intuitivo, la zona è decisamente poco frequentata e priva di punti d'appoggio.
Le difficoltà alpinistiche di questo sentiero sono risibili (I° grado UIAA) ma oggettivamente bisogna avere il piede saldo, scivolare o rotolare sul sentiero dopo la forcella Col Della Valle avrebbe un esito sicuramente drammatico, quindi se soffrite di vertigini o non vi sentite sicuri su terreni molto ripidi vi sconsigliamo di proseguire dopo la forcella. Sarà molto difficile trovare folla lassù, quest'anno (2015) sono salite 14 persone in vetta, due eravamo noi.
Il Ciarescons è all'interno del Parco delle dolomiti Friulane.
20 Km.
1938 m. dislivello
7-8 ore
Carta Tabacco nr.2.

Descrizione

Dall'Hotel Pramaggiore, ex foresteria, attraversiamo tutto il paese, giù per la cleve fino a Vico dove alla sua estrema periferia troviamo la strada asfaltata che scende al guado sul Tagliamento (690 m. s.l.m). Se siamo fortunati troviamo un ponticello di tronchi, se ciò non fosse l'attraversamento non sarà affatto agevole, non si tratta dello Yukon ma difficilmente il livello dell'acqua scende sotto i 20 30 centimetri, detto così sembra facile ma... quindi bisognerà attrezzarsi con stivali, sacchi di plastica o in alternativa, se avete un paio di mutande di ricambio, procuratevi un permesso e attraversare con l'auto. Attraversato il Tagliamento inizia la strada sterrata (segnavia 364) che seguiamo fino ai Fienili Covardins (952 m. s.l.m.), 1 ora e 30 minuti.
Continuiamo a seguire la sterrata per altri 5 minuti dove lasciamo la strada imboccando il sentiero, sempre il nr. 364, alla nostra sinistra, quindi attraversiamo il Riu Grant (Rio Grande - anche i nonni avevano il senso dell'umorismo) e subito dopo la briglia sul torrente Poschiade. Passiamo vicino alla stazione della vecchia teleferica per il legname e continuiamo restando a sinistra del torrente arrivando al bivio di Rubarai. Al bivio abbandoniamo il segnavia 364, proseguiamo diritti (segnavia 364 a), l'orario di percorrenza scritto sulla freccia che indica la vetta del nostro Cirescons è un po' ottimistico, proseguiamo tenendo la Poschiadea alla nostra destra (nel frattempo ha mutato nome in rio Ciarescons, torrente inaffidabile). Il sentiero è segnalato ma ora è decisamente più ripido e selvaggio. Attraversiamo due volte il torrente la prima volta risaliamo qualche centinaio di metri nel greto prima di ritrovare il sentiero sulla riva opposta mentre la seconda volta ci abbassiamo di qualche metro, il sentiero sulla riva opposta non è facile da individuare, ultima risorsa idrica. Saliamo in ambienti poco frequentati e selvatici arrivando ai piedi delle stupende pareti nord del Ciarescons, percorriamo tutta la fantastica valle dove è piuttosto difficile seguire il sentiero tracciato ma la forcella, Col della Valle, la vediamo quindi basta mirarla e andare, 2 ore e 30 (1820 m. s.l.m.). Dalla forcella godiamo un bel colpo d’occhio sul canal di mezzo, sulla Vetta e Cengle Fornezze che ci vien voglia di andarci, ma questa è un'altra uscita. Dalla forcella saliamo a destra seguendo i bollini segnavia rossi, per gli erti prati alti del Chiarescons fino ad una paretina di due o tre metri, che presenta difficoltà alpinistiche molto contenute, superata l’asperità per un canalino ghiaioso raggiungiamo sull’anticima ( I° grado UIAA), seguiamo per la cresta, scendendo di un paio di metri sul versante sud fino alla cima dove è piazzata croce 40 minuti (2168 m. s.l.m.). Da qui il panorama è mozzafiato, spazia dall'Ammarianna alla Croda di Toni e alle più famosissime tre cime, alcuni giurano di aver visto il mare da quassù, non lo so ma noi siamo 'ciecati e non l'abbiamo mai visto ma se si possiede la vista a parabola... Per la discesa seguiamo il sentiero di salita e la successiva mulattiera fino quasi al tagliamento dove giriamo a destra, passiamo davanti alla centralina elettrica dell'Idroelettrica Fornese, dove guadiamo la Poschiadea, saltando tra i sassi, seguiamo quindi la strada sterrata che porta al ponte di Sacrovin. Un centinaio di metri dopo il ponte prendiamo il sentiero alla nostra sinistra che taglia il percorso stradale. Ancora qualche centinaio di metri e sbuchiamo sulla strada Statale all'inizio del paese a pochi metri dall'Hotel Pramaggiore, ex Foresteria, 3 ore e 30.
La strada sterrata fino agli stavoli di Covardins è molto noiosa, specie in discesa, vi consigliamo di salire in bicicletta fino alla fine della strada, il ritorno sarà più agevole.

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